Valutazione delle perle
La qualità è determinata dai seguenti elementi: Sfericità, Oriente, Lucentezza, Superficie, Dimensione.
Non è un solo elemento che la determina, ma più parametri. Fondamentale è però la uniformità sia della perla sia dell'intero filo. Una delle principali difficoltà non è scegliere una bella perla, ma affiancarla ad altre simili, che per forma, dimensione, colore, superficie e lucentezza (oriente) realizzano fili omogenei nel loro insieme.

“Forma”
Sferica è quella più pregiata per qualunque tipo. Evoca l’idea della perfezione. Non meno affascinante quella barocca per le particolari irregolarità. Altre forme sono la semi-sferica, l’ovale e la ovoidale.

“Dimensione”
Fondamentale è la differenza tra i diversi tipi di perle: giapponesi, australiane e polinesiane. A seconda delle loro misure, calcolate sempre in millimetri e con speciali calibri, si determina il valore. Se per una perla australiana, 10-11 mm è la norma, per una giapponese si tratta di un fenomeno raro e quindi molto pregiato.

“Colore”
Il colore di una perla varia in relazione alla qualità. Per valutarne la bellezza si deve appoggiare la perla su una superficie bianca illuminata da lampade senza raggi ultravioletti. In tutto lo splendore appariranno il bianco con sfumature rosa, verde, argento e crema per le perle giapponesi — il bianco con sfumature d’argento, rosa e dorate per le australiane — il nero con sfumature blu e verdi per le tahitiane.

“Superficie”
Esente da imperfezioni o difetti, liscia e levigata. Così deve presentarsi la superficie di una perla.

“Oriente”
Definisce l’iridescenza della perla cioè la sua luce. Poeticamente paragonabile a quella lunare, magica e misteriosa. Tecnicamente l’oriente delle perle può essere: scarso, discreto, buono oppure ottimo.